L’epoca in cui viviamo offre, sempre più, una grande quantità di dati. La sfida contemporanea sta nel saper analizzare, gestire e sfruttare questi dati per lo sviluppo di città e servizi sempre più a misura di cittadino.
Anche di questo si è parlato nel corso della XXI edizione dell’Ecohitech Award, il premio che, nell’ambito di Key Energy (la manifestazione di riferimento per energie rinnovabili ed efficienza energetica), riconosce le Smart City italiane e le soluzioni intelligenti adottate dalle Pubbliche Amministrazioni per ottenere risultati in termini di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.
Un tema toccato, nel corso del suo intervento, anche da Alessandro Seravalli, direttore di Geo Smart Lab, Laboratorio di Ricerca sulle Scienze e Tecnologie Geografiche e sulle Smart Cities di Sis-Ter, capofila del progetto Polis-Eye.
Proprio Polis-Eye è stato citato tra gli esempi, in linea con l’obiettivo di rendere fruibili dati di provenienza eterogenea per costruire modelli predittivi che possano supportare decisioni in ambito di mobilità e di turismo.
Le parole di Alessandro Seravalli hanno spiegato al meglio l’essenza del progetto Polis-Eye, in questo articolo che potete leggere in versione integrale su LUMI4Innovation, il portale d’informazione dedicato ai professionisti dell’integrazione (progettisti, system integrator, installatori, facility manager, energy manager, security manager, CTO) che promuove la conoscenza e l’uso consapevole delle tecnologie al servizio dell’uomo, per la sicurezza dell’ambiente in cui vive e per un uso efficiente dell’energia che lo alimenta.