Polis-Eye: Policy Support System for Smart City Data Governance, progetto di ricerca industriale sviluppatosi nell’ambito di POR FESR Emilia-Romagna 2014-2020 e cofinanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ha visto l’implementazione – all’interno della piattaforma predisposta – del primo servizio aggiuntivo esterno alle attività di ricerca portate avanti dal team impegnato nel progetto.
Nello specifico, il servizio implementato si sviluppa a partire da Covid Skunk, un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, nato con l’obiettivo di contrastare l’epidemia da Coronavirus. In particolare, il progetto ha sviluppato un sistema di monitoraggio innovativo in grado di ridurre il rischio di contagio in ambienti pubblici. Come? Attraverso un sistema che consente di raccogliere e analizzare dati provenienti da rete cellulare, evidenziando in real time assembramenti di persone. Una volta individuato il luogo ad “elevato rischio” un messaggio di allerta geolocalizzato viene inviato sia alla pubblica amministrazione, sia alla cittadinanza.
L’obiettivo del sistema è quello di fornire uno strumento che aiuti a prevenire le situazioni che potrebbero favorire il riaccendersi di focolai, in parte disincentivando la creazione di assembramenti, in parte consentendo alle pubbliche amministrazioni di pianificare gli interventi da parte delle forze dell’ordine.
Poiché il sistema raccoglie dati sulla densità della popolazione in modo automatico dagli operatori telefonici, il servizio è gratuito e non necessita dell’installazione di alcun tipo di applicazione né la rilevazione di dati sensibili.
Tutte queste caratteristiche fanno del sistema sviluppato un servizio perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto Polis-Eye, innanzitutto per la tipologia di dati trattati, ovvero quelli sulle presenze della popolazione in un dato momento in un particolare territorio, in secondo luogo per le finalità che hanno guidato lo sviluppo del servizio stesso: ovvero dotare le Pubbliche Amministrazioni di un sistema di supporto ai processi decisionali, per la gestione di servizi/situazioni complessi.
Il progetto Covid Skunk è stato coordinato da docenti del DISMI, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e ha visto la collaborazione del centro AIRI della medesima Università. Tra i docenti impegnati nelle attività che hanno portato allo sviluppo del progetto c’è il prof. Marco Mamei, impegnato altresì nelle attività del progetto Polis-Eye, che ha così commentato l’implementazione del servizio nella piattaforma “ L’inserimento di Covid Skunk nella piattaforma Polis-Eye è un modo molto interessante per valorizzare entrambi i progetti: aumenta la visibilità di Covid Skunk e impreziosisce Polis-Eye con servizi aggiuntivi. Riuscire ad integrare questi servizi, testimonia in modo chiaro la flessibilità e apertura del sistema Polis-Eye per incorporare nuovi dati e funzionalità in modo dinamico”.
L’integrazione dei risultati del progetto di ricerca “ Covid Skunk” consente una prima convalida dei presupposti di scalabilità ed integrabilità della Smart City Platform (SCP), in elaborazione dal team di progetto “Polis-Eye”. Lo strumento SCP è integrabile da banche dati ed algoritmi di Machine Learning ed Intelligenza Artificiale eterogenei, dimostrando di poter ricoprire il ruolo di “contenitore di informazioni” interoperabile dalle PA, ma anche da stakeholder privati attivi sul territorio.